Gaia, la mia meravigliosa primogenita, ha da poco compiuto 12 anni. È sempre stata una bambina solare, una presenza forte in casa: canzoni a squarciagola, capriole e verticali in sala per ore e racconti infiniti delle sue giornate; le è sempre piaciuto cucinare insieme, giocare a giochi di società, le carte…
Fino a quando un giorno, quasi d’improvviso, ha iniziato a chiudere la porta della cameretta, a chiedere silenzio, meno intromissioni e più spazi autonomi, anche con fastidio e supponenza, soprattutto nei confronti di suo fratello. Una sconosciuta, nemmeno tanto simpatica, si era impossessata di mia figlia, riportandomela in alcuni momenti, ovviamente i meno opportuni (come quando sto lavorando o facendo altro e lei si ripropone in veste “condivisione” che, se non colgo al momento, finisce immediatamente in una bolla di sapone).
Il primo passo è stato mio: ho dovuto accettare il cambiamento, accoglierlo, imparare ad amare anche questa fase e fare amicizia con la sconosciuta. Io e mio marito ci siamo confrontati a lungo sul comportamento di Gaia, definendo cosa ci desse fastidio e trovando un lato positivo ad ogni aspetto, magari proiettandolo nel futuro, ma ce l’abbiamo fatta, abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo nella sua evoluzione e abbiamo scoperto grandi lati di noi che si rispecchiavano in alcuni atteggiamenti che erano quelli che, ovviamente, ci davano più fastidio.
Gaia non è una sconosciuta, è sempre la stessa persona dolce e sensibile, molto legata a mamma e papà, ma con una naturale voglia di indipendenza, ma i ragazzi nel cercare indipendenza provano paura, angoscia. L’adolescenza è come un tuffo in un luogo ignoto: vogliono e devono fare questo salto anche da soli, ma la paura di sbagliare, di non essere pronti, di far male alle persone che amano li portano a comportamenti inspiegabili. Se l’adulto che sta accanto a loro non è in grado di legittimare questa fase di distacco, allora la bomba si carica ancora di più.
Insomma cerchiamo di entrare nel loro mondo: da bambino se hai un problema, una gioia, un desiderio lo condividi con mamma e papà e tutto è più facile, poi crescendo vuoi provare a realizzarti da solo, sentirti indipendente, ma è difficile fare a meno di chi ti ha accompagnato fino ad oggi in ogni passo e traguardo, sai che i tuoi genitori soffrono di questo distacco e anche a te manca la sicurezza che ti dava stare con loro, ma è forte e necessario il desiderio di indipendenza, ti senti a disagio e tutte queste emozioni frullano dentro di te portandoti confusione e tormento, così rispondi scocciato, sei arrabbiato, ma poi anche triste e malinconico, felice e euforico per i tuoi progetti, insomma un grande caos!
Vi è mai capitato di cambiare casa? Avere una casa piccolina, confortevole, facile e veloce da pulire, dove avete vissuto i primi momenti della vostra vita matrimoniale, la nascita dei bambini, consapevoli che sarebbe stata temporanea, finalmente avete raggiunto la capacità economica per una casa più grande, dove ognuno potrebbe avere i suoi spazi, magari con un giardino, siete orgogliosi di avere finalmente questa opportunità, sapete che potrete vivere grandi esperienze, ma comunque il cambiamento vi spaventa, una parte di voi vi vorrebbe tenere ancorati al passato, ad una condizione conosciuta e rassicurante, l’altra parte sa che farete grandi cose e che questa opportunità significa un miglioramento, magari con più responsabilità, ma anche più soddisfazione.
Così ho realizzato con Gaia il progetto della sua casa: un luogo dove vorrebbe vivere, ogni stanza descritta con cura e ricca di particolari, le ho fatto descrivere anche il contesto fuori (vicini, negozi, interessi, natura).
È stato un momento magico perché mi ha aiutato a comprendere meglio le sue esigenze, i suoi desideri e le sue preoccupazioni; la descrizione della sua camera, colori, arredamento, la disposizione degli altri locali, ha permesso a me di comprendere di cosa aveva bisogno e credo anche a lei. Abbiamo sistemato ruoli e spazi immaginari, e gli ambienti fuori casa hanno definito i suoi desideri e aspirazioni per ciò che non riguarda la famiglia, ma solo il mondo esterno, comprendendo anche i timori di quell’aspetto e definendone le opportunità.
Insomma, noi stiamo cercando casa e la sensazione che vivo nella ricerca di questa, mi ha fatto sentire molto vicina a Gaia e al suo stato d’animo, così ho potuto comprenderla, rassicurarla, darle lo spazio necessario senza sentirmi abbandonata come mamma, anzi ho vissuto con lei l’entusiasmo e mi sono proiettata nel nuovo con un’ottica costruttiva e positiva, anche lei ha percepito la parte sana di tutto questo e sentendosi legittimata ha placato anche le manifestazioni “antipatiche”.
Stiamo costruendo, qualcosa di condiviso e qualcosa di esclusivo, ci siamo ripromessi rispetto e considerazione, ma anche sano egoismo, trasformando la sensazione di “Ho paura di ferire gli altri e di sbagliare tutto, di lasciare ciò che ho e di sentirmi solo” in “So di avere grandi opportunità e capacità e so che, chi mi ama continuerà a farlo nonostante le mie scelte, accetto il confronto e sono sicuro dell’amore e della presenza dei miei cari”.
Questa modalità è utile in ogni occasione, vedere la difficoltà definirla in una frase, e trasformarla in positivo per poi agirla con una nuova consapevolezza è un piano d’azione potente ed efficace.
Quando sei in difficoltà:
- Ascolta il tuo stato d’animo, le difficoltà, cosa ti impedisce di realizzare ciò che vuoi, o ciò che sei. “Sento la mia stanchezza e la mia rabbia, ho poco tempo per me e per le persone che amo, sono una macchina sempre in affanno..”
- Definisci tutto in una frase. “Sono stanco e arrabbiato perché non ho tempo per me e la mia famiglia”.
- Trasforma la frase in chiave totalmente positiva e presente (non usare il futuro, il tuo subconscio ragiona al presente, ti serve per realizzare subito il cambiamento). “Sono ricco di energie e pieno di pensieri buoni, gestisco al meglio il tempo per me e per la mia famiglia”.
- Agisci in questa nuova versione di te, questa nuova frase definisce il tuo presente la prima il tuo passato. “Mi alzo al solito orario, ma invece di pulire casa, faccio colazione da sola e con calma, delego le pulizie ad una persona e risparmio nella palestra facendo lezione online”.
Ovviamente sono esempi banali e che magari non vi rispecchiano, ho voluto di proposito rimanere semplice per dimostrare che questo si può fare per ogni aspetto della vita ed è così facile che si può fare anche con i bimbi.