Tutti gli anni partecipiamo ad una festa giapponese, organizzata da amici. È sempre una magia: ci si cala in una realtà lontana, con radici antiche. Il tutto è facilitato da persone meravigliose che ti introducono in un contesto di arte, musica, cibo, stoffe, artigianato, arti marziali, yoga… Insomma un angolo di Oriente a Milano!
Quest’anno i bambini hanno voluto provare il laboratorio di Tecniche di pittura. Premetto che la vena artistica a casa nostra è una cosa sconosciuta, quindi con tutto l’entusiasmo di chi spera di imparare qualcosa, ci avviciniamo. Ci accoglie una ragazza che, con tutto l’entusiasmo del momento, sfoglia un libro con opere giapponesi ispirate ad elementi naturali e porge a Gaia e Mattia foglio e colori.
Gaia la guarda e chiede aiuto: “Come devo fare?”.
Lei risponde che semplicemente deve guardarsi attorno, prendere ispirazione da ciò che vede, da qualsiasi forma o colore e riprodurla attraverso la sua visione, che le immagini del libro sono per alimentare l’ispirazione, ma non le consiglia di copiarle, la invita a fare qualcosa di unico. Gaia è perplessa, ribadisce che non si sente all’altezza, lei la rassicura e le porge i colori: “Guarda attorno a te, c’è tutto quello che ti serve, siamo immersi nelle opere d’arte”.
Così entrambi hanno iniziato a fare un disegno, senza mai cancellare ciò che avevano creato perché in questo laboratorio non esiste gomma, ogni tratto è giusto, perché è il primo ed è quello dell’istinto quindi è perfetto.
Vi rendete conto della bellezza di questo insegnamento? Tutto ciò che crei è perfetto.
Così ho immaginato di riproporre questo messaggio in ogni contesto, perchè spesso l’autostima dei bambini viene minata proprio dalle costanti correzioni, a volte necessarie, ma nella maggior parte dei casi inutili.
Cosa cambierebbe se il bambino avesse la sicurezza di poter fare, perché ogni cosa che farà andrà benissimo, e poi con l’esperienza, può incrementare, migliorare, completare ciò che ha creato?
In ogni aspetto della sua vita allenterebbe la paura di sbagliare e, vi assicuro, ciò cambierebbe completamente la visione che ha di sé, delle proprie capacità e possibilità, ma anche dell’altro, che prima veniva visto come il giudice e oggi come spettatore e cocreatore. Osservando Gaia e Mattia ho percepito la leggerezza e l’entusiasmo di quel momento, ed è proprio da qui che voglio partire: leggerezza ed entusiasmo.
Abbiamo deciso di incrementare i momenti artistici a casa, in realtà abbiamo più che altro cambiato la visione di questi momenti, allestendo mostre in sala, utilizzando tutte le tecniche possibili e immaginabili ed evitando più possibile la gomma.
Sapete cos’è cambiato? Mi sono sempre lamentata del fatto che Gaia avesse fretta di finire ogni disegno, la ritenevo pasticciona e frettolosa, ma non avevo capito che non era perché non le piaceva, ma più semplicemente perché non si sentiva adeguata, quindi cercava di far durare meno possibile quel momento. Ora che il pensiero si è spostato sull’osservare il mondo e prendere spunto per il suo disegno, non ha più timore di sbagliare e disegna più serenamente, ed è molto più concentrata.
Nell’arte giapponese la natura riveste un ruolo fondamentale, perché, secondo la cultura di questo paese e lo Shintoismo (religione politeista), tutto ciò che esiste in Natura è espressione di una divinità.
Sono sicura che la magia di questi racconti sull’arte giapponese abbiano giocato un ruolo fondamentale, ma più importante è stato il consiglio di quella meravigliosa ragazza che ha proposto di non guardare il foglio, ma di concentrarsi su ciò che vedeva attorno, cercando di trovare ispirazione per tecniche, forme e colori, la trama dei tessuti, i colori di una pianta o la voglia di riprodurre una nuvola non si può ottenere se il foglio ruba tutta l’attenzione.
Prova a istituire un laboratorio di pittura, una volta a settimana, fai entrare arte e colori a casa vostra.
Metti a disposizione materiali diversi: tempere, acquarelli, pastelli, pennarelli…
Raccontate ai bambini che possono disegnare ciò che vogliono, prendendo ispirazione da ciò che vedono. Se volete raccogliere e fornire delle immagini potete farlo, altrimenti è sufficiente osservare oggetti in casa, guardare fuori dalla finestra per cercare di riprodurre ciò che vedono, ogni particolare può diventare prezioso. Nessuna gomma né correzione, e intervieni meno possibile, se chiede aiuto continua a spronare la sua fantasia e a confermare le sue abilità.
Scegliete un angolo della casa per esporre le vostre opere, e ogni volta che il vostro bambino avrà la percezione di non essere all’altezza, proponetegli di fare un disegno, per rilassarsi, per ricentrarsi o semplicemente per divertirsi.
Gli ingredienti di questa esperienza sono: Fiducia (sentitela veramente e concedetela a cuore aperto, senza limiti, in assenza totale di giudizio); Magia (la magia ha sempre un ruolo fondamentale, non deve mancare mai) Condivisione (fatti coinvolgere da questo momento, riscopri anche tu la bellezza dell’arte, del colore, fare insieme è importante, senza distrazioni ovviamente, tutti presenti uno per l’altro).
Ogni volta che senti di giudicare tuo figlio, ripensa a questo nuovo concetto, donagli fiducia, e cerca strumenti magici per condividere un momento di crescita, o un apprendimento, sarà tutto più semplice.