Sono sempre di più le persone che camminano nella natura, che partono per trekking a piedi a spasso per l’Italia e che scelgono di scoprire i piccoli borghi dell’Appennino o i sentieri sui colli delle città.
Il CAI sta aprendo tanti nuovi cammini e l’estate 2020, vuoi anche la situazione mondiale, ha sancito il grande successo della montagna e della viandanza.
Io vivo sulla Via degli dei (Bologna-Firenze) e sulla via della Lana e della seta (Bologna-Prato) e dato che cammino regolarmente lungo questi percorsi, ho toccato con mano un aumento esponenziale dei camminatori durante la stagione estiva e fin quando è stato permesso dai DPCM.
Sono stata travolta da un allegro movimento di persone che – in gruppo o in solitaria – iniziavano un viaggio che non è solo un’esperienza di movimento, ma è soprattutto un modo per ritrovare il contatto con la natura, con la lentezza, con gli altri e con sé stessi. Il grande numero di viandanti lungo queste vie o di persone che hanno scelto di avvicinarsi al trekking in montagna ha però fatto emergere quanto sia importante rispettare la natura, tutelarla e cercare di impattare il meno possibile, anche quando si esce per fare una passeggiata. Vale per il cammino come vacanza, vale allo stesso modo per il cammino come scelta di movimento e attività fisica settimanale.
Recentemente i quotidiani locali di Bologna hanno denunciato quanto i colli siano stati presi d’assalto e quanto sia aumentata anche l’immondizia.
Ecco allora che – da appassionata del cammino – provo a dare qualche consiglio a chi si avvicina ora a questa attività che fa tanto bene al corpo e alla mente ed è totalmente libera e gratuita.
Promemoria per chi va a camminare
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Indossa l’abbigliamento giusto e in particolare scegli calzature adatte al trekking. Le sneakers o i sandali possono metterti in pericolo e mettere in pericolo chi cammina con te. Anche se non vai in montagna ma in collina, ricordati che un bosco è sempre un bosco e il sentiero può comunque essere scosceso.
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Porta acqua e qualche spuntino: specie nei percorsi vicini alle città, le fontane non abbondano e non c’è niente di peggio che rimanere assetati o affamati per ore.
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Hai una mappa con te? Fatti sempre questa domanda prima di partire. Se vuoi intraprendere un trekking di più giorni, prova a capire se è anche il caso di contattare una guida o un tour operator professionale in modo da avere la certezza che ci sarà qualcuno di esperto e preparato.
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Nello zaino infila fazzoletti di carta e qualche busta di plastica. Molte persone pensano che i fazzoletti di carta siano biodegradabili così quando si nascondono dietro a un cespuglio per un bisogno fisiologico, poi buttano a terra quelli che hanno usato per pulirsi. I sentieri e i boschi si stanno trasformando in discariche a cielo aperto e non è giusto né rispettoso per la natura. Io porto sempre con me un sacchetto dove infilo i miei rifiuti: lo chiudo, lo ripongo in una tasca dello zaino e lo butto quando rientro alla base o arrivo all’ostello dove dormirò. Vedere spuntare tra i ciuffi d’erba la macchia di bianco dei fazzoletti usati è davvero triste e può essere anche pericoloso per tutti gli animali selvatici che di notte ripopolano i boschi dove camminiamo.
- Hai mai pensato quanto possa essere ispirante camminare per un giorno intero?
Concludo la mia lista di consigli con un’ispirazione per te: porta un libro e un quaderno, ma solo se non aumentano di troppo il peso del tuo zaino che deve rimanere leggero. Trova il posto giusto dove fare una pausa e lascia andare la tua creatività con la scrittura o prenditi un attimo per leggere: scoprirai che anche le pagine assumono densità diverse, seduto in un prato davanti all’orizzonte.
